Comunicati stampa

Messaggio per la Giornata Internazionale della Donna

Parlando durante la conferenza generale dell’ottobre 2004, Gordon B. Hinckley (1910-2008), allora presidente della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, onorò le donne di tutto il mondo in un discorso carico di meravigliosi messaggi ed insegnamenti:

“[...] E così Eva divenne l’ultima creazione di Dio, il gran finale di tutte le magnifiche creazioni che l’avevano preceduta.

Nonostante la preminenza assegnata alla creazione della donna, troppo spesso nel corso delle epoche è stata relegata a una posizione secondaria. È stata sminuita. È stata denigrata. È stata schiavizzata. È stata maltrattata. Tuttavia, alcuni dei più grandi personaggi delle Scritture sono state donne d’integrità, successo e fede.

Abbiamo Ester, Naomi e Ruth nell’Antico Testamento. Abbiamo Saria nel Libro di Mormon. Abbiamo Maria, sì, proprio la madre del Redentore del Mondo. Abbiamo lei, la prediletta di Dio descritta nel libro di Nefi come «una vergine più bella e più leggiadra di ogni altra vergine» (1 Nefi 11:15).

Fu lei a portare il bambino Gesù in Egitto per salvarGli la vita dall’ira di Erode. Fu lei a nutrirlo nella Sua fanciullezza e adolescenza. Fu accanto a Lui quando il suo corpo sofferente fu posto su una croce sulla collina del Calvario. In preda alle Sue sofferenze, Gesù le disse: «Donna, ecco il tuo figlio!» E al discepolo cui pregò di prendersi cura di lei, disse: «Ecco tua madre!» (Giovanni 19:26–27).

Nel corso della Sua vita troviamo Maria e Marta, e Maria di Magdala. Fu lei ad andare alla tomba il primo mattino di Pasqua. E a lei, una donna, Egli si manifestò per la prima volta come Signore risorto. Perché anche se Gesù pose la donna in una posizione di rilievo, tanti uomini che professano il Suo nome, mancano di farlo?

[...] Ci sono uomini che, spinti dall’arroganza, pensano di essere superiori alle donne. Sembrano non rendersi conto che non esisterebbero neanche se non fosse per la madre che ha dato loro la vita. Quando affermano la loro superiorità, la sminuiscono. È stato detto che: «L’uomo non può degradare la donna senza degradare se stesso; non può innalzarla senza allo stesso tempo innalzare se stesso» (Alexander Walker, Elbert Hubbard’s Scrap Book, [1923], 204).

[...] Quanto sono grato, quanto dovremmo esserlo tutti, per le donne della nostra vita. Dio le benedica. Possa il Suo grande amore spandersi su di loro e coronarle di lustro e bellezza, grazia e fede. Possa il Suo Spirito infondersi in noi e portarci ad avere sempre rispetto e gratitudine nei loro confronti, a dar loro incoraggiamento, forza, nutrimento e amore, che è l’essenza del vangelo del nostro Redentore e Signore. Per questo prego umilmente nel sacro nome di Gesù Cristo. Amen.”

È con le sue parole che la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni in Italia si rivolge in particolar modo oggi a tutte le donne, giovani, anziane, single o fidanzate. A tutte quelle sorelle, mamme e nonne che ogni giorno lavorano, sudano e pregano silenziosamente per garantire ai propri cari una vita ed un futuro migliore.

A tutte voi, grazie di cuore!

Per approfondire:

Guida allo stile:Quando fate un articolo su La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, nel menzionare per la prima volta il nome della Chiesa vi preghiamo di riportarlo per intero. Per ulteriori informazioni sull’uso del nome della Chiesa, consultate online la Manuale di stile.