Comunicato stampa

Palo del Medio Oriente: Dieci città in dieci giorni

Uno dei pali più particolari della Chiesa, il Palo di Manama, in Bahrain, ha recentemente completato un’altrettanto particolare serie di riunioni per la conferenza di palo, presiedute dall’anziano Jeffrey R. Holland, del Quorum dei Dodici, e tenute tutte in paesi e città diverse in un periodo di dieci giorni, compreso il 27 febbraio con la riunione generale della conferenza del palo a Dubai, dove è stato chiamato un nuovo presidente di palo.

L’anziano Jeffrey R. Holland, del Quorum dei Dodici, a sinistra, saluta un membro del Palo di Manama, nel Bahrain, dopo la sessione generale della conferenza del palo, tenuta a Dubai, una delle molte riunioni di palo tenute in un periodo di dieci giorni.
Questa è stata la prima visita ufficiale di un apostolo in 26 anni; l’ultima visita si è avuta nel 1983 quando l’anziano Boyd K. Packer ha organizzato il palo per la prima volta.

 

L’anziano Holland e sua moglie Patricia, e l’anziano Gerald Causse, dei Settanta, e sua moglie Valerie, hanno passato dieci giorni attraversando il Palo di Manama, in Bahrain, che comprende diversi Stati del Golfo Arabo, con 16 unità, tra le quali Dubai, Abu Dhabi, Qatar e Bahrain.
Sommando le 636 persone che hanno partecipato all’ultima sessione tenuta a Dubai, quella generale, della conferenza del palo con le persone presenti alle precedenti sessioni tenute nelle varie città, la frequenza totale è stata di 1.500 persone presenti, in un palo con 1.950 fedeli.

I giovani si riuniscono alla sessione di Dubai della conferenza del Palo di Manama, in Bahrain. Alcuni hanno fatto un lungo viaggio per venire ad ascoltare l’anziano Jeffrey R. Holland.
Parlando alla sessione generale di Dubai, l’anziano e sorella Holland hanno riconosciuto la grande assemblea di fedeli, riunitasi in quel momento in quella parte del mondo. «Voi state facendo la storia», ha detto l’anziano Holland, che presiede all’Area della Chiesa del Medio Oriente. «Forse ne potremo vedere l’importanza solo nel futuro. Ma lo Spirito del Signore vi sta benedicendo. Questa conferenza è la dimostrazione che Dio vi conosce e vi ama».

Ad ogni fermata lungo il loro itinerario, gli anziani Holland e Causse hanno fatto delle interviste ai dirigenti del sacerdozio, proprio come si fa di solito quando viene chiamato un nuovo presidente di palo; poi hanno tenuto delle riunioni con i fedeli, in cui si sono sostenute le Autorità Generali. Alla sessione generale a Dubai, è stata annunciata e sostenuta la nuova presidenza di palo, guidata dal presidente Waldo D. Galan, residente a Dubai e direttore della Ford Motor. La riunione è stata trasmessa via banda larga ai fedeli di quelle città in cui gli anziani Holland e Causse avevano fatto visita nei giorni precedent.

L’anziano Holland ha ricordato ai membri del palo che una delle grandi testimonianze della Chiesa è la rivelazione settimanale che si riceve quando si chiama qualcuno nei vari incarichi.

«In questa sessione della conferenza, abbiamo sostenuto il presidente Thomas S. Monson come presidente della Chiesa» ha detto. «Abbiamo sostenuto i consiglieri della Prima Presidenza e il Quorum dei Dodici nel loro incarico. Abbiamo anche sostenuto un nuovo presidente di palo e i suoi consiglieri in questa entusiasmante parte del mondo. Abbiamo sostenuto vari altri dirigenti, uomini e donne, e alcuni giovani uomini che sono stati trovati degni di ricevere il Sacerdozio di Melchisedec.

Che meraviglia appartenere ad una Chiesa in cui tutta la congregazione di uomini, donne e giovani servono volontariamente; un servizio che ha successo, almeno in parte, perché ci “sosteniamo”, alziamo letteralmente le mani per rafforzarci reciprocamente, proprio come Aaronne e Hur hanno sostenuto le braccia di Mosè nelle sue pesanti responsabilità [vedere Esodo 17:12]. In questa Chiesa, noi non cerchiamo né rifiutiamo le chiamate a servire, ma sicuramente nessuno potrebbe servire senza il sostegno del resto della congregazione. Grazie perché sostenete coloro che sono chiamati a servire. Loro - noi - non possiamo farcela senza di voi».

Di questo metodo di molte riunioni, l’anziano Causse ha detto: «È un’esperienza unica tenere una conferenza di palo per tutta una settimana». Durante la sessione generale di Dubai, egli ha incoraggiato i fedeli ad avere carità. «Non vivete come un’ombra, ma come una luce. Nessuno può togliere la luce dai vostri occhi».

L’anziano Holland ha insegnato che «l’amore condiviso non è mai un amore diviso. Nella matematica dei cieli, l’amore condiviso è un amore moltiplicato».

Rendendo testimonianza del vangelo restaurato ha aggiunto: «Non importa quali esperienze ci vengono date in questa vita, noi possiamo superarle e trionfare perché quest’opera è reale. Il messaggio del vangelo restaurato non è una fiaba. È la verità di Dio».

L’anziano Holland ha lasciato una benedizione apostolica sulla congregazione, invitando i fratelli a vivere degni del sacerdozio e a diventare veri discepoli di Cristo, le sorelle ad essere fiere di essere donne nel regno di Dio, e i giovani a stare al sicuro, felici e amati. Egli ha benedetto i bambini, gli ammalati, i sofferenti, dicendo che il suo più grande desiderio era quello di rendere la stessa testimonianza e dare le stesse benedizioni che avrebbe dato il Salvatore se fosse stato presente.

 

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