Comunicato stampa

I dirigenti della Chiesa visitano i fedeli sempre più numerosi nell’Europa dell’Est

Migliaia di membri della Chiesa dell’Ucraina e della Russia hanno attraversato l’Europa orientale, questa settimana, per salutare il presidente Dieter F. Uchtdorf, membro della Prima Presidenza, e l’anziano Neil L. Andersen, membro del Quorum dei Dodici Apostoli, della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. Durante il loro viaggio, le due autorità della Chiesa hanno parlato a diverse nutrite congregazioni di santi a Kiev, in Ucraina, e a Samara, Ekaterinburg e Mosca, in Russia. Per i fedeli si è trattato di un’occasione unica per ascoltare di persona i dirigenti della Chiesa.

«L’idea mi entusiasmava e ho cancellato tutti gli impegni per poter essere qui», ha detto Anna Chigir, un membro della Chiesa dell’Ucraina. «È un apostolo e un servo di Dio; non capita molto spesso di vedere un apostolo nel nostro paese».

Negli ultimi anni, la Chiesa è cresciuta significativamente nell’Europa orientale. In poche decine di anni i fedeli sono passati da un numero esiguo a quasi 20.000 in Russia e circa 10.000 in Ucraina. (Vedere la storia della Chiesa in Russia e in Ucraina).

Il Tempio di Kiev in Ucraina

Un segno indicativo della crescita della Chiesa è la costruzione del Tempio di Kiev, in Ucraina, che fu annunciato il 20 luglio 1998. Il primo colpo di piccone venne dato il 23 giugno 2007. Ora il tempio è quasi ultimato e sarà il primo dell’Europa orientale.

Nel corso della visita al sito del tempio insieme al presidente Uchtdorf, l’anziano Andersen ha dichiarato che «il tempio sarà una benedizione per l’Ucraina» e che «qui le persone si uniranno alla Chiesa a centinaia e migliaia».

Un membro della Chiesa ha detto: «È dal 1998 che attendevamo, da quando il presidente Gordon B. Hinckley annunciò che ci sarebbe stato un tempio a Kiev. È un evento straordinario per  la nazione ucraina».

I templi dei santi degli ultimi giorni sono diversi dalle case di riunione o dalle cappelle in cui i fedeli si riuniscono la domenica per rendere il culto. I templi sono considerati «la casa del Signore», nella quale i fedeli approfondiscono la conoscenza dello scopo della vita e rafforzano il loro impegno di servire Gesù Cristo e il prossimo.

Grazie alla prossima apertura in Ucraina del Tempio di Kiev, i membri della Chiesa dell’Europa orientale non saranno più costretti a coprire distanze lunghissime per poter adorare nel tempio.

Aiuto umanitario in Ucraina

Durante il loro viaggio, il presidente Uchtdorf e l’anziano Andersen hanno visitato il Centro Diagnostico Automatizzato, una clinica medica che si trova nelle vicinanze del tempio. La Chiesa ha fatto a questo centro una donazione per l’acquisto di apparecchiature diagnostiche d’avanguardia. Aleksander Serafimovich Sitnik, membro del consiglio della clinica (che è un ente no profit), ha raccontato che ci sono voluti anni di sforzi per avviare un ospedale in grado di fornire un moderno servizio di diagnosi alle persone indigenti e socialmente a rischio, tra cui anche le vittime del disastro di Chernobyl. Egli ha ringraziato il governo, la Chiesa e gli altri donatori per avere collaborato con la clinica. Anche esponenti del governo e del personale sanitario hanno espresso la loro gratitudine alla Chiesa per il suo contributo, affermando che «senza di esso, oggi il centro diagnostico non ci sarebbe stato».

L’incontro con i santi

Il presidente Uchtdorf e l’anziano Andersen si sono anche incontrati con i missionari a tempo pieno in servizio  nella Missione di Kiev, Ucraina. «Edificate la Chiesa in Ucraina», ha detto il presidente Uchtdorf ai missionari. «Se rimarr[ete] sul sentiero, nei prossimi venti anni vedr[ete] realizzarsi grandi benedizioni».

A Mosca, dove si erano riuniti a centinaia, il presidente Uchtdorf ha benedetto i giovani. Dopo l’incontro, uno studente del Seminario di Mosca, di diciassette anni, ha detto: «Noi siamo quelli che sanno come portare il Vangelo alle persone che vivono a Mosca e noi siamo quelli che possono farlo».

Ai fedeli di Mosca, l’anziano Andersen ha dichiarato: «Sento la vostra bontà e lo Spirito di Cristo. Percepisco il vostro coraggio. Nella Chiesa ogni individuo proviene da una situazione diversa, ma tutti siamo figli e figlie di Dio ed Egli ama ciascuno di noi».

La domenica, 600 mormoni, da tutta la regione degli Urali russi, si sono riuniti a Ekaterinburg, in Russia. Questo storico evento ha segnato la prima visita di un membro della Prima Presidenza a Ekaterinburg e i fedeli, per potervi partecipare, hanno compiuto viaggi lunghissimi, come chi ha percorso da Surgut migliaia di chilometri in treno.

Il presidente Uchtdorf ha fatto notare come talvolta i monti Urali vengano chiamati «La porta della Siberia». Quindi ha dichiarato: «Voi siete la porta per il futuro della Chiesa. Siete veri pionieri nel senso più alto del termine e altri vi seguiranno. Le generazioni future renderanno onore al vostro nome perché non vi siete vergognati del Vangelo e non avete avuto paura».

I fedeli erano giunti  con la speranza di sentirsi rafforzati e incoraggiati, e le loro elevate aspettative non sono andate deluse. Pavel e Tatyana Kulakovy insieme ai loro figli hanno viaggiato in auto per otto ore da Ufa. «Sapevo che sarebbe stata un’opportunità straordinaria ed ero deciso a non perderla», ha affermato Pavel Kulakovy.

Mentre si trovavano a Mosca, il presidente Uchtdorf e l’anziano Andersen hanno visitato una storica chiesa battista, in cui nel 1959  aveva tenuto un discorso Ezra Taft Benson, allora ministro dell’Agricoltura degli Stati Uniti e membro del Quorum dei Dodici Apostoli. Su Newsroom, verso la fine della settimana, verrà pubblicato un resoconto della visita alla chiesa e ulteriori dettagli sul viaggio a Mosca.

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