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Helping Hands a Bruxelles

Come si rafforza l’unità di un palo i cui membri non parlano la stessa lingua, vengono da paesi diversi e portano con sé tante culture differenti? Basta farli servire insieme.

Per commemorare il 75° anniversario del Programma di benessere della Chiesa, il presidente Henry B. Eyring ha invitato i membri della Chiesa a partecipare a una giornata mondiale di servizio Per dar seguito a questo invito, sabato 14 maggio, i membri del Rione 1 di Bruxelles, del Rione 2 di Bruxelles e del Rione di Nivelles, del Palo di Bruxelles, in Belgio, si sono uniti ad altri volontari per rendere servizio in quello che è stato definito il giorno delle pulizie di primavera della città di Bruxelles.

Dopo essersi ritrovati per una preghiera e mangiare qualcosa, 200 volontari si sono divisi in gruppi  cui sono stati affidati progetti di pulizia che prevedevano anche la raccolta dei rifiuti in molti parchi, la rimozione delle erbacce, la pulizia di centri di accoglienza, nonché la pulizia e l'organizzazione di un centro per bambini. Sebbene molti gruppi abbiano viaggiato a lungo in metropolitana per poi passare ore a pulire e a lavorare, questi progetti hanno fanno provare grande soddisfazione ai volontari.

Jeremy Carre, un sacerdote del Rione di Nivelles, si è unito ad altri 14 volontari incaricati di aiutare le Piccole sorelle dei poveri. “All’inizio non sapevo cosa fare”, ha detto.

Ma ben presto a tutti è stato assegnato qualcosa da fare. Prima che la giornata si concludesse, Carre aveva messo a posto cinque cassette di lattuga, pulito svariati carrelli, sistemato banane e addirittura pelato e tagliato patate.


“Quando vuoi servire, c’è sempre qualcosa che puoi fare”, ha detto Carre. “Devi solo cercarti un’occasione di servizio. A volte non serve neanche cercare lontano; spesso le opportunità si presentano da sole. Qui non c’era niente di programmato da fare, ma siamo riusciti comunque a dare una mano. Servire in quella casa quel giorno mi ha fatto desiderare a fare di più. Questo è quello che avviene sempre quando si serve. Si prova amore per coloro che si servono, quindi si vuole fare di più. Ci si sente felici per quello che si fa e si aiuta qualcuno a sentirsi meglio. Non lasciamoci mai sfuggire un’occasione di servizio”.

Dopo aver ripulito il parco di Moselle, una delle zone più povere di Bruxelles, Joe Siddoway, un membro del quorum dei sacerdoti del Rione 1 di Bruxelles, ha detto: “All’inizio è stato difficile raccogliere tutta l’immondizia (nel parco), ma alla fine ci siamo resi conto di quanto quel parco fosse migliorato e fosse più sicuro per i bambini. Alla fine mi sono sentito molto bene”. Sua sorella, Liz Siddoway, che è una Lauretta, concorda. “All’inizio, l’impresa sembrava impossibile”, ha detto. “Ma una volta che abbiamo iniziato a lavorare, il tempo ha preso a volare e alla fine quel parco giochi era molto migliorato. È stato bellissimo sapere che quelle poche ore di aiuto prestato avrebbero permesso a dei bambini di divertirsi di più”.

Tom Herway, presidente del Palo di Bruxelles, in Belgio, ha apprezzato molto il cameratismo dei membri di questo palo così vario, mentre hanno lavorato insieme. “Sono rimasto molto colpito dal fatto che i membri sono stati disposti a fare qualunque cosa sia stata loro richiesta”, ha detto. Sua moglie, Anita, ha paragonato l’esperienza al servizio missionario.


“Non sai mai dove ti viene chiesto di servire”, ha detto. “Però vai e lo fai”.

Il programma di servizio nella città di Bruxelles è stato istituito nel 2005 e ha lo scopo di “servire i poveri e gli emarginati”. Nel 2009 si contavano 40 città nel mondo con lo stesso programma. Oltre che dell’organizzazione di giornate cittadine di servizio, il programma si occupa anche dell’assistenza costante dei senzatetto, delle vittime di maltrattamenti, delle persone disabili, degli anziani, delle persone con malattie psichiche e di coloro che richiedono asilo.

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