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Apostolo mormone esorta alla tolleranza e alla saggezza nel promuovere la libertà religiosa

In un discorso ai giovani adulti, tenuto l’11 settembre, e intitolato “Truth and Tolerance “ (“Verità e tolleranza”), l’anziano Dallin H. Oaks, del Quorum dei Dodici Apostoli della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, ha parlato dei quattro principi che dovrebbero regolare la partecipazione religiosa nella vita pubblica.

L’anziano Oaks ha detto che sapere come comunicare pubblicamente con rispetto e onestà è fondamentale, perché “vivere insieme con rispetto reciproco per le nostre rispettive differenze è la sfida del mondo di oggi". L’anziano Oaks ha sottolineato che nella vita religiosa e in quella pubblica la verità e la tolleranza vanno mano nella mano. “Dobbiamo lottare per la verità, pur professando tolleranza e rispetto per le convinzioni e le idee diverse dalle nostre e per le persone che le esprimono”.

Per promuovere una migliore comprensione di come la partecipazione alla vita pubblica dovrebbe essere “fondata sull’equilibrio tra verità e tolleranza”, l’anziano Oaks ha dato i seguenti principi come guida :

“Quando i seguaci di Gesù Cristo portano la loro visione della verità nella vita pubblica, devono cercare l'ispirazione del Signore per essere saggi e selettivi nel scegliere quali principi veri desiderano promuovere per via legale o legislativa. In generale, dovrebbero astenersi dal promuovere leggi o azioni amministrative che favoriscano quelle convinzioni tipiche dei credenti, come, per esempio, l’imposizione degli atti di culto, se pur solo implicitamente. I credenti possono essere meno cauti nel cercare quell’azione governativa utile a soddisfare principi molto più ampi della semplice agevolazione della pratica del loro credo, come, per esempio, leggi sulla sanità, sulla sicurezza e sulla morale pubblica.

Quando i credenti provano a promuovere le loro posizioni nella vita pubblica, i loro metodi e la loro perorazione dovrebbero sempre essere tolleranti delle opinioni e delle posizioni di chi non condivide il loto stesso credo. Non dobbiamo aggiungere nulla all’estremismo che divide la nostra società. Come credenti, dobbiamo sempre parlare con amore e mostrare pazienza, comprensione e compassione nei confronti dei nostri antagonisti. I credenti cristiani vivono secondo il comandamento di amare il proprio prossimo, di perdonare e di fare del bene a coloro che li perseguitano… Come credenti, dobbiamo, inoltre, articolare le nostre argomentazioni e le nostre posizioni in modo tale da contribuire a un dibattito e a una risoluzione ragionati, fondamentali per un governo democratico in una società pluralistica. Così facendo contribuiremo a quella cortesia che è essenziale per preservare la nostra civiltà”.

 “I credenti non dovrebbero farsi dissuadere dall’accusa diffusa che stanno cercando di legiferare sulla moralità. Molte aree della giurisprudenza si basano, e lo hanno fatto per secoli, sulla moralità giudaica/cristiana. La nostra civiltà è fondata sulla moralità e non può esistere senza”.

 “I credenti non dovrebbero desistere dal promuovere leggi che sostengano condizioni o politiche utili a esercitare i requisiti della loro fede quando tali condizioni e politiche sono anche favorevoli alla sanità, sicurezza e morale pubblica… Ma quando i credenti sono parte della maggioranza, dovrebbero essere sempre sensibili alle opinioni della minoranza.

Per concludere, l’anziano Oaks ha esortato i Santi degli Ultimi Giorni a essere "più saggi e abili nello spiegare e nel perseguire le loro idee, e, quando ce ne sia l’opportunità, nell’esercitare la propria influenza".

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