Comunicato stampa

I Mormoni, gli Ortodossi e gli Apostolici presentano l’Intesa

La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni in Italia ha avuto un suo rappresentante alla conferenza stampa organizzata dall’Osservatorio della libertà religiosa che aveva come tema le Intese e la libertà religiosa. L’evento, patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri e da Roma Capitale, ha avuto luogo presso la Sala Pietro da Cortona del Palazzo dei Conservatori in Campidoglio. 

L’Osservatorio, rappresentato dal professore Massimo Introvigne, ha invitato a partecipare i rappresentanti della Chiesa Apostolica in Italia, della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni e della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia ed Esarcato per l’Europa meridionale, le cui Intese sono state approvate di recente dal Parlamento e pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale il 7 agosto 2012.

“Innanzitutto, l’Intesa rappresenta un riconoscimento da parte dello Stato della bontà e del valore dell’operato della Chiesa di Gesù Cristo in Italia. Viene riconosciuto il contributo positivo dato dai suoi oltre 24.000 fedeli alle comunità in cui essa è presente”, ha detto l’anziano Alfredo Gessati durante il suo intervento.

Ha inoltre condiviso alcuni dei benefici pratici connessi all’Intesa, tra cui l’opportunità di rafforzare in modo significativo la visibilità della Chiesa, le moderate detrazioni fiscali per le donazioni dei membri, la possibilità per i dirigenti della Chiesa preposti di celebrare matrimoni, il diritto al riconoscimento come ministri di culto dei dirigenti ecclesiastici e un trattamento uniforme per i visti dei missionari.

L’anziano Gessati ha affermato anche che dall’intesa scaturisce un’“accresciuta responsabilità” per la Chiesa e per i suoi membri, ribadendo l’impegno della Chiesa stessa a promuovere un’“autosufficienza spirituale e materiale dei singoli e delle famiglie, il valore e il ruolo centrale della famiglia tradizionale quale unità fondamentale della società, e il ruolo delle chiese nell’ onorare e nel sostenere la libertà religiosa”. 

La Chiesa di Gesù Cristo è profondamente grata alle istituzioni italiane e ai numerosi amici che hanno permesso alle Intese con queste tre denominazioni religiose di divenire realtà, dopo una lunghissima attesa. Le Intese sono un chiaro diritto costituzionale, come afferma l’articolo 8 della Costituzione italiana, e ora esse garantiranno una piena libertà religiosa a centinaia di migliaia di fedeli che vivono in Italia.

Tuttavia, la Chiesa riconosce che, in Italia, il processo che porta all’applicazione totale della libertà religiosa non è ancora terminato. È giunto il momento di approvare, inoltre, l’Intesa con i nostri buoni amici dell’Unione Buddhista Italiana, dell’Unione Induista Italiana e con altri, che sono debitamente qualificati a ottenere tale risultato.

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