Comunicato stampa

Il Dipartimento di storia della Chiesa pubblica il manoscritto del tipografo del Libro di Mormon in un nuovo libro.

Questo volume è l’ultimo pubblicato all’interno del progetto ‘Jospeh Smith Papers’

Il 4 agosto, un nuovo volume del progetto “Joseph Smith Papers” contenente il manoscritto del tipografo del Libro di Mormon è stato pubblicato dalla Church Historian’s Press, marchio editoriale del Dipartimento di storia della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. “Revelations and Translations, Volume 3: Printer’s Manuscript of the Book of Mormon” (“Rivelazioni e traduzioni, volume 3: Manoscritto del tipografo del Libro di Mormon”) è l’undicesimo volume del progetto a essere pubblicato nell’ambito del continuo impegno da parte della Chiesa di rendere disponibile al pubblico ogni documento prodotto dal fondatore della Chiesa, Joseph Smith, o dai suoi scrivani.

Il volume è pubblicato in due parti, ciascuna edita in un libro a colori di grandi dimensioni che riporta ognuna delle pagine del manoscritto storico con fotografie ad alta risoluzione e una trascrizione con legenda a colori. Oltre alle fotografie e alle trascrizioni del manoscritto, il volume contiene anche un elenco di scrivani e tipografi impegnati nella sua realizzazione e l’edizione del 1830 del Libro di Mormon.

“Immagini a colori di alta qualità del protomanoscritto più completo del Libro di Mormon danno ai lettori di questo volume una straordinaria possibilità di fruirne”, ha detto Richard E. Turley jr, assistente allo storico e archivista della Chiesa.

La pubblicazione del volume rappresenta un importante traguardo nella collaborazione che si protrae da lungo tempo tra gli storici del Dipartimento di storia della Chiesa e quelli della Comunità di Cristo (ex Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni Riorganizzata).

“Siamo molto lieti che siano stati nostri compagni in questo processo, dimostrandosi custodi eccezionalmente bravi di questo prezioso documento”, ha detto l’anziano Steven E. Snow del Quorum dei Settanta, che serve quale storico e archivista della Chiesa e direttore esecutivo del Dipartimento di storia della Chiesa. “È bellissimo poter cooperare come abbiamo fatto noi e poter stampare questo volume particolare. Penso che i membri di entrambe le chiese lo troveranno molto, molto interessante”. La Chiesa ha dato il suo aiuto nella conservazione del documento.

“Be’, penso sia piuttosto straordinario”, ha detto Ronald E. Romig della Comunità di Cristo, direttore del centro visitatori del Tempio di Kirtland. “Ricordo i tempi in cui non c’era tanta collaborazione come oggi; è stato molto piacevole e sono molto grato che sia così”.

Romig ha aggiunto: “Apprezziamo molto gli studiosi e gli altri addetti che hanno lavorato al progetto Joseph Smith Papers. Non solo li considero colleghi e amici intimi in molti casi, ma […] sono giunto anche a stimare il contributo da loro profuso per preservare e rendere disponibile non soltanto questo specifico manoscritto, ma anche molti altri documenti sacri e molto altro materiale scritturale del movimento della Restaurazione a persone che in alcuni casi non li avrebbero mai visti a meno di essere degli studiosi”.

I mormoni considerano il Libro di Mormon un testo di Scritture e un volume da affiancare alla Bibbia nello studio, in quanto credono che contenga la storia di antiche civiltà americane e che sia un altro testamento di Gesù Cristo. 

Dall’inizio di aprile alla fine di giugno del 1829, Joseph Smith dettò il testo esistente del Libro di Mormon da antichi annali. Questo primo manoscritto creato da lui e dai suoi scrivani è noto come il manoscritto originale e la sua pubblicazione seguirà in un volume futuro del progetto Joseph Smith Papers. Meno del 30 percento del manoscritto originale è sopravvissuto per i seri danni subiti dall’acqua nel 19º secolo. Gran parte di quel manoscritto è conservato dalla Biblioteca di storia della Chiesa a Salt Lake City.

Dopo che il manoscritto originale era stato completato e Joseph Smith si era assicurato i servizi di un tipografo, Smith dispose la creazione di una seconda copia del testo, nota come il manoscritto del tipografo. Questo manoscritto per il tipografo permise a quello originale di essere conservato al sicuro, mentre la seconda copia veniva portata a Palmyra, nello Stato di New York, presso la tipografia di E. B. Grandin, dove fu utilizzata per comporre i caratteri per la prima edizione del Libro di Mormon.

Il manoscritto del tipografo alla fine fu acquisito dalla Comunità di Cristo, che ha sede a Independence, nel Missouri. La Comunità di Cristo l’ha conservato per oltre 100 anni e ha concesso il permesso di pubblicarlo in questo volume. Il manoscritto del tipografo è praticamente completo, in quanto solo tre righe del testo originario sono mancanti.

Nel numero di ottobre 2015 della rivista della Chiesa Ensign, comparirà un articolo sulla storia della traduzione del Libro di Mormon, ora disponibile in Internet. Sia l’introduzione del nuovo volume che l’articolo che sarà pubblicato nella rivista parlano degli strumenti usati da Joseph Smith per tradurre e riportano fotografie mai viste prima di una pietra del veggente che Joseph Smith probabilmente usò nella traduzione del Libro di Mormon.

La pietra che Joseph Smith utilizzò per la traduzione veniva spesso descritta come una pietra di colore marrone di forma ovale. Questa pietra passò da Joseph Smith allo scrivano Oliver Cowdery e poi dalla vedova di Cowdery, Elizabeth Whitmer Cowdery, a Phineas Young. Young poi la diede a suo fratello, Brigham Young, il secondo presidente della Chiesa. Dopo la morte del presidente Young, una delle sue mogli, Zina D. H. Young, la donò alla Chiesa. Oltre a questa pietra del veggente, i documenti storici indicano che Joseph Smith possedette altre pietre del veggente durante la sua vita.

Il progetto è stato approvato dalla Commissione per le pubblicazioni e i documenti storici nazionali (NHPRC), una divisione degli Archivi nazionali. I volumi di Joseph Smith Papers sono sottoposti ad approfondite revisioni da parte sia della Chiesa che di studiosi esterni.

Si prevede che l’edizione cartacea dell’intero progetto Joseph Smith Papers, una volta completato, sarà costituita da 20 volumi. L’opera è divisa in sei serie: Diari, Rivelazioni e traduzioni, Storia, Documenti, Registri amministrativi e Registri legali e commerciali. Il primo volume del progetto è stato pubblicato nel 2008. Per ulteriori informazioni, visitate josephsmithpapers.org

(Citazioni dalla conferenza stampa)

 “Siamo lieti che questo documento ora sia consultabile ed esaminabile dagli studiosi e dai membri della Chiesa, ha detto l’anziano Steven E. Snow del Quorum dei Settanta durante una conferenza stampa presso la Biblioteca di storia della Chiesa. “La cosa bella di questo volume, come anche di tutti i volumi del progetto Joseph Smith Papers, [è che] alla fine saranno tutti disponibili in rete gratuitamente per il pubblico”. L’anziano Snow serve anche come storico e archivista della Chiesa e come direttore esecutivo del Dipartimento di storia della Chiesa.

“Si tratta di un contributo eccezionale allo studio, alla ricerca e alla comprensione della storia e della cultura dei Santi degli Ultimi Giorni”, ha detto Robin Linkhart, presidente dei Settanta della Comunità di Cristo, durante la conferenza. “Questa magnifica risorsa in due volumi rappresenta decenni di ricerca dedicata al manoscritto del tipografo”.

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